Aiutaci! Te lo chiediamo In nome di Concetta!
Concetta è una donna, era una donna, sarà una donna. Concetta ha incontrato sul suo cammino il cancro. L’ha incontrato quando era già diventato cattivo, maligno. Ha sofferto. Tanto. In silenzio. Senza piangere perché la dignità era da difendere ad ogni costo. Ma il cancro la violava, come uno stupratore violento e cinico, a cui non basta il corpo ma pretende la dignità, l’onore, la perdita del rispetto di se stessi. E Lei non ci stava! “Questo mi vuole fottere”, mi confidò ed aggiunse “non mi avrà, piuttosto muoio”.
Ero a Roma, per un’assemblea di Confindustria. Ero uscito dall’auditorium per fumare una sigaretta (ah! Maledetta!) e la chiamo. Era dal medico per quel dolore che non andava via nonostante i fans che le erano stati prescritti . Mi risponde e mi passa subito il medico che le era di fronte. “ Buongiorno, Lei è il marito ?” “ Certo!, mi dica” . “Dove si trova? Non riesce a raggiungerci subito?” “No, sono a Roma…. Ma non può dirmi….” Mi assalì un’angoscia penetrante… ed aggiunsi subito: “ho un caro amico, medico al Pascale, dottore….” “Lo contatti immediatamente”.
Esito nefasto.
Il buio, il silenzio. Tra noi. In noi.
Poi, gli altri: i figli. Non devono sapere! Il primo si sta laureando, il secondo compie 18 anni. La festa.
Le terapie. La Radio, la Chemio. L’Abisso.
La rabbia, la paura. L’Abisso.
Concetta è una donna, era una donna, sarà una donna.
Vive, lavora, è madre. Concetta è chiunque di noi.
Aiutaci ad aiutarla, in nome di Concetta.